Inaugurazione Anno Accademico 2014

Lunedì 24 febbraio 2014 si è inaugurato al Teatro Grande il 32° Anno Accademico dell'Università degli Studi di Brescia L'Università degli Studi di Brescia: Università Tematica sulla salute, sul benessere delle persone e sull'ambiente per il rilancio della cultura, della scienza, della ricerca e dell'economia 

 

Il Rettore Sergio Pecorelli: "La libertà accademica oggi non può che significare responsabilità e noi vogliamo essere interlocutori della Società al servizio del progresso del territorio, dell'Italia e del mondo". La prolusione del pediatra Alberto G. Ugazio sul futuro del bambino in una società che invecchia e un videomessaggio del Ministro on. Beatrice Lorenzin.

Brescia, 24 febbraio 2014

– Anche quest'anno l'Università degli Studi di Brescia sceglie il Teatro Grande per inaugurare l'anno accademico e dichiara dal palco del Massimo cittadino il suo progetto di rinnovamento, nel segno del recupero della centralità dell'Università come propulsore etico e innovativo per il progresso del territorio e del Paese. Il Magnifico Rettore prof. Sergio Pecorelli parla di responsabilità della libertà accademica e descrive il panorama della ricerca in un Ateneo vivace, giovane, entusiasta e capace di attrarre importanti risorse nazionali ed internazionali. "Questi dati – commenta nella sua relazione Pecorelli - confermano che l'Università può rivestire un ruolo fondamentale anche nella produzione di ricchezza. Manca però il riconoscimento del ruolo strategico del sistema universitario nell'agenda di sviluppo del nostro Paese – prosegue il Rettore, ribadendo i concetti esplicitati dal Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Stefano Paleari. La CRUI ha già inviato le sue proposte al nuovo Ministro del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini e si attendono risposte precise ed operative dal governo Renzi. Pecorelli rilancia inoltre il bisogno della nostra società per la ricerca scientifica, citando uno scritto del 1957 di Luigi Einaudi nel quale l'accademia viene esortata a diffonderne la centralità presso la pubblica opinione affinché quest'ultima sia da impulso per rivendicare maggiori stanziamenti in una visione di lungo periodo. E nel rinnovare il pensiero dello statista aggiunge anche un dato qualitativo relativo alla ricerca italiana: "sebbene la quota di PIL investita nella ricerca in Italia sia molto bassa e il numero assoluto di ricercatori sia sconfortante rispetto a competitori europei quali Francia, Germania e Gran Bretagna, la produzione di articoli scientifici ed il loro valore, rappresentato dal numero di citazioni per numero di ricercatori, ci pone al primo posto seguiti da vicino dalla Gran Bretagna e con un valore doppio rispetto a USA, Francia e Germania. Forse – si spinge a concludere il Rettore – non vi è consapevolezza, nel nostro Paese, del Prodotto Interno Lordo prodotto dal sistema universitario; non è tenuto nella dovuta considerazione il ruolo strategico che le Università hanno rispetto al progresso del territorio e delle comunità".

L'Università degli Studi di Brescia vuole al contrario ristabilire la propria centralità rispetto al progresso della Cultura e della Società per massimizzare le ricadute delle sue attività sul territorio e vuole iniziare rimettendo la persona al centro dei processi di sviluppo attraverso il programma Health&Wealth@UniBS, per valorizzare i risultati della ricerca e della nuova conoscenza rispetto adalcune delle grandi sfide del XXI secolo: la longevità, l'ambiente, gli stili di vita e le tecnologie per la salute. "Non si tratta solo di un passaggio da università generalista a università tematica – dice il Rettore – piuttosto di un riposizionamento dell'Ateneo rispetto all'economia, alla tecnologia e alla politica, per ricoprire un ruolo di garanzia affinché queste ultime ritornino ad essere al servizio della persona e del suo benessere – e aggiunge -per l'Università degli Studi di Brescia Health significa Salute e Wealthsignifica Benessere, ma anche Ricchezza".

La prolusione del prof. Alberto G. Ugazio, attualmente Direttore del Dipartimento di Medicina dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e sino al 2000 Direttore della Clinica Pediatrica e della Scuola di specializzazione in Pediatria dell'Università degli Studi di Brescia affronta la questione della grande rilevanza della salute del bambino, soprattutto nei primi due anni di vita per le ricadute che ha sul proseguo del percorso della vita, in una società che invecchia ed ha bisogno di giungere alla vecchiaia in buone condizioni sia fisiche che psichiche. Non è un infine un caso che a presentare la cerimonia sia stata chiamata Margherita Granbassi, tre volte campionessa mondiale di fioretto ed olimpionica a Pechino 2008: una donna sportiva, simbolo dei corretti stili di vita e di una gioventù sana e carica di ottimismo.

La Statale è stata fondata nel 1982 e offre oggi 24 corsi di Laurea triennale, 4 a ciclo unico e 16 corsi magistrali, divisi in 4 macroaree e 8 dipartimenti. Gli studenti dispongono inoltre di 26 scuole di specializzazione come sede di esame di ammissione e 6 dottorati di ricerca. Secondo gli ultimi dati disponibili, l'Ateneo bresciano conta per l'anno accademico 2013-2014 oltre 15 mila studenti iscritti. Il Magnifico Rettore ha evidenziato "l'impegno dell'Ateneo a non incidere ulteriormente sulla situazione economica delle famiglie, già duramente messa alla prova della crisi, mantenendo inalterata la contribuzione studentesca e ad assicurare anche con nostre risorse, per quest'anno accademico, il 100% di copertura degli aventi diritto alle borse di studio, condizione indispensabile per l'accesso alla formazione superiore di soggetti meritevoli ma in condizioni economiche disagiate".

"L'Università degli Studi di Brescia intende essere un'Università proattiva che contribuisca allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio per favorire l'aumento del benessere e della ricchezza della comunità, un nodo internazionale verso il quale convergano studenti, ricercatori, scienziati, decisori e imprenditori, tutti coloro che a vario titolo si occupano di salute e ambiente, di sviluppo ecosostenibile - conclude il prof. Pecorelli". E prosegue lanciando un appello a tutte le istituzioni, pubbliche e private, affinché "ci accompagnino in questo nuovo percorso per rendere concreto un obiettivo tanto semplice quanto importante: lo sviluppo moderno, innovativo e sostenibile del territorio, che potrà tornare a rappresentare un esempio di eccellenza nel Paese".

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