Carissimi Membri del CdA della Fondazione Giorgio Brunelli
E’ con sommo dolore che vi comunichiamo la scomparsa di un carissimo amico con il quale abbiamo percorso un lungo tratto di strada nella ricerca e nella vita.
Il prof. Pierfranco Spano, professore emerito dell’ Università degli Studi di Brescia, ci ha lasciato pochi giorni fa; da qualche tempo soffriva di un male che oggi le moderne terapie riescono a controllare bene. Ma sino ad un certo punto però ed è stato cosi che Pierfranco non è più tra noi.
Difficile parlare di Scienza in questi momenti e degli enormi contributi che il prof. Spano vi ha apportato soprattutto nel campo delle Neroscienze. Mi vengono piuttosto in mente i momenti belli che abbiamo trascorso insieme facendoci compagnia la sera, qui ai Campiani, mangiando del buon cibo e bevendo del buon vino. Luisa preparava la tavola con cura particolare perche conosceva l’ amore per il bello di Pierfranco. Ed erano serate a tre assolutamente serene e piacevoli. Era un piacere ascoltarlo, parlava di tutto; i suoi riferimenti storici erano sempre puntualissimi e completi: quasi una sfida a chi tra noi avesse più memoria. Ma lui vinceva sempre, aveva sempre un asso nella manica. E parlando di Asso nella Manica, mi vengono in mente le numerose trasmissioni televisive di divulgazione scientifica registrate a Teletutto con lui e con la prof.Rita Levi Montalcini; tra queste l’ Asso nella manica a brandelli , titolo di un libro del Nobel che si ispirava a versi di W.B.Yeats " L'anziano non è che un relitto umano, un abito a brandelli appeso ad un bastone a meno che l'anima non batta le mani e canti e canti sempre più forte per ogni brandello del suo animo mortale". Questo pensiero del poeta irlandese è dedicato all' invecchiamento cerebrale dove l'asso è rappresentato dalle capacità raziocinanti coltivate per l'intera esistenza, le sole in grado di trasformare la vecchiaia in un periodo non meno sereno e produttivo delle fasi precedenti della vita. Pierfranco Spano è sempre stato attivo sino all’ ultimo momento e risalgono a soli pochi mesi orsono due grandi riconoscimenti conferitigli dalla Fondazione Camillo Giolgi e dalla Società Italiana di Farmacologia per il grande contributo che con la sua ricerca ha dato alla comprensione delle basi molecolari del morbo di Parkinson, aprendo nuove frontiere per la sua cura e per quella delle malattie neurodegenerative in genere. Comunque il suo lavoro non finirà con lui perchè Pierfranco ha lasciato una grande eredità scientifica a tutti gli allievi che oggi occupano posizioni di rilievo nella ricerca biomedica in Italia, in Europa e negli USA. Noi abbiamo perso un gran consigliere: lui anticipava, prevedeva, individuava e ci guidava in scelte anche difficili sia per quanto riguardava la ricerca scientifica che per il governo della Fondazione stessa. Ci mancherà davvero moltissimo come scienziato e come uomo. PierFranco donava a tutti la parte più nobile di sé, sempre con un sorriso, sempre con un modo di fare discreto, mai impositivo. Lo scienziato amava la vita e la vita continuerà ad amarlo attraverso i doni che lui ha elargito a tutti. “Un signore della scienza, un grande maestro di vita, un uomo attento all’ innovazione ma che ci ha insegnato ad amare il passato per costruire un futuro migliore” così Maurizio Memo con profonda commozione ama ricordare il Maestro di Vita e di Scienza. Ci uniamo a lui e ringraziamo Pierfranco per tutto quanto ha donato a noi e alla comunità scientifica nazionale ed internazionale.