L'ASSO NELLA MANICA A BRANDELLI

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"L'anziano non è che un relitto umano, un abito a brandelli appeso ad un bastone a meno che l'anima non batta le mani e canti e canti sempre più forte per ogni brandello del suo animo mortale".

Questo pensiero del poeta irlandese William Butler Yeats lo si può leggere sulla prima pagina del libro della prof.ssa Rita Levi Montalcini "L'asso nella manica a brandelli" (edito nel 1998 da Baldini & Castoldi Dalai Editore) dedicato all'invecchiamento cerebrale dove l'asso è rappresentato dalle capacità raziocinanti coltivate per l' intera esistenza, le sole in grado di trasformare la vecchiaia in un periodo non meno sereno e produttivo delle fasi precedenti della vita. Oggi, all'alba del terzo millennio, il Cervello rappresenta per l'uomo l'ultima grande vera sfida. Se è vero, infatti, che la sua complessa anatomia è conosciuta, altrettanto non si può dire delle sue funzioni, potenzialmente infinite, e delle numerose malattie che lo colpiscono e ancora oggi sono senza possibilità di cura. Il nostro cervello possiede oltre 100 miliardi di neuroni, Pesa circa 1500 grammi ed è appena più grande di un pugno, ma è in assoluto la macchina più complessa del nostro organismo ed è lui che definisce quello che siamo. Dalla verginità del cervello del neonato alla intelligenza dell'adulto educato si giunge per gradi e processi complessi. Gli stimoli sensitivi trasmettono l'impulso elettrico alla corteccia sensitiva le cui cellule immediatamente li trasmettono ad altri neuroni per analizzarli, memorizzarli, collegarli con altre sensazioni, con il dolore e con il piacere.


Il grande matematico francese Henry Poincaré sostiene che la Scienza è fatta di dati, come la casa di pietre. Ma un ammasso di dati non è Scienza più di quanto un mucchio di pietre sia una casa. Al nostro cervello dobbiamo gli impulsi più primitivi, gli ideali più elevati, il modo in cui pensiamo, il nostro agire. Quali i presupposti anatomici e funzionali, fisici e chimici sui quali si basa il funzionamento di un organo capace di creare l'Amleto, la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, la Nona Sinfonia, Hiroshima, la Pietà? Quali i meccanismi che presiedono e regolano le nostre percezioni, la memoria, il sonno, la genialità, l'aggressività, la follia? Cos'è in realtà la Mente? Dov'è la Coscienza? Se impariamo a conoscere meglio il cervello sapremo di più anche su noi stessi? E, in definitiva, forse che noi siamo qualcosa d'altro del nostro cervello? Nonostante i progressi fatti negli ultimi decenni nel campo delle Neuroscienze, molte sono le domande che ancora oggi attendono risposte. "Le possibilità aperte dall'applicazione delle nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche" sostiene la prof.ssa Rita Levi Montalcini " hanno suscitato giustificate preoccupazioni nel pubblico. Seppure nella maggioranza dei casi questi timori siano determinati da una non corretta informazione, si deve riconoscere che oggi si dispone di un potere senza precedenti in ogni campo di indagine... Il confluire nel campo delle Neuroscienze di un numero crescente di ricercatori di diversa preparazione culturale e con differenti campi di indagine (genetica, immunologia, matematica e informatica) ha dato motivo di speranza e di fiducia sugli sviluppi di questa disciplina.

 

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