RITA E L'ALTRA META' DEL CIELO

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Si è tenuta di recente A New York la 56esima sessione della "Commission on the Status of Women" (CSW), l'organo funzionale dell'ECOSOC (Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite) che si occupa delle questioni legate al genere maschile e femminile e all'empowerment femminile. La sessione è stata dedicata al grande tema dell'"Empowerment delle donne rurali e loro ruolo nella lotta alla povertà e nello sviluppo".

Nei progetti di solidarietà internazionale il coinvolgimento delle donne è garanzia di sostenibilità e di partecipazione in quanto, soprattutto nelle aree rurali, rappresenta un forte elemento di coesione sociale. Inoltre molte attività economiche in ambito rurale sono direttamente svolte e gestite da donne e associazioni di donne che con il loro lavoro contribuiscono allo sviluppo economico delle loro comunità.

 

Come responsabile internazionale della salute di una ONG al femminile, la BPW International (Business and Professional Women) ero presente anch'io all' ONU e non ho potuto fare a meno di ricordare la volta che, cinque anni or sono, sempre con la stessa organizzazione, andammo al Palazzo delle Nazioni unite per partecipare ad una seduta straordinaria nella quale la prof. Rita Levi Montalcini , socia onoraria della BPW International, affrontava il tema della "Violenza di genere e l'istruzione alle donne e ai bambini nei Paesi emergenti" che si concluse con una standing ovation da batticuore. Era particolarmente felice e soddisfatta la professoressa mentre mi ricordava che i temi affrontati facevano parte dei Millennium Development Goals sottoscritti nel 2000 dai 192 Stati membri delle Nazioni Unite e da raggiungere entro il 2015.

Quali gli altri obbiettivi? " Gli scopi del millennio sono otto: dimezzare la povertà estrema e la fame, garantire l'educazione primaria universale; favorire l'empowerment delle donne e la parità di genere, ridurre del 66% la mortalità infantile; tutelare la salute materna, invertire la diffusione delle malattie in particolare l'Aids, la tbc e la malaria, garantire la sostenibilità ambientale e sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo ". Lei pensa realmente che in questi pochi anni la fame sparirà dalla faccia della terra? Che tutti i bambini dei Paesi in via di sviluppo potranno accedere all'istruzione primaria? Che la donna non sarà più vittima di violenze d'ogni genere? " No, non credo". La sua Fondazione è in prima linea per cercare di raggiungere gli obiettivi di cui parlava prima. Come? " Dal 2001, ho deciso di dedicare tutto ciò che posso alla istruzione delle donne dei Paesi in via di sviluppo che ne vengono private perché erroneamente ritenute delle incapaci. E ciò non è vero!". Perché questa discriminazione di genere? " L'uomo dal punto di vista fisico è sicuramente più forte della donna ma nella società attuale la forza fisica non ha valore alcuno e non ha nulla a che fare con quella mentale. La forza fisica non è un vantaggio; è piuttosto la mancanza di istruzione a creare la vera differenza, anche nel sesso maschile". L' istruzione alle donne dei Paesi poveri, consentendo loro di entrare nella vita politica e socio-economica del Paese, a quali risultati porterà? " Difficile fare della futurologia. La donna essendo più affamata di istruzione, una volta che accede alla stessa, la utilizzerà meglio dell'uomo perché la ritiene un privilegio che le è stato negato da sempre. Questo è il fatto! L' analfabetismo affligge nel mondo ancora 800 milioni di persone e il 2015 non è poi così lontano... " E' vero ma è altrettanto vero che si sta facendo molto nel mondo per favorire l'istruzione a tutti i livelli e combattere così la povertà, la fame e l'ignoranza. L'istruzione è la chiave dello sviluppo ".

Da sempre la prof.ssa Rita Levi Montalcini rappresenta una guida sicura per tutte le donne che intendono seguire il suo esempio, non solo nel campo della ricerca scientifica ma anche in quello dell'impegno umano e sociale e che lottano per i riconoscimenti dei diritti umani al di là di ogni latitudine, credo religioso e status sociale.

 

 

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